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Osservatorio Astronomico di Capodimonte osservatorio astronomico capodimonte museo dell'osservatorio astronomico di capodimonte telefono: 0815575111 INFO Realizzato nel 1819 sulla collina Miradois, nella zona di Capodimonte, la sua costruzione, che si avvalse della consulenza di F.Zuccari e di G.Pazzi, fu voluta da voluta da Ferdinando I di Borbone per promuovere le attività scientifiche nella città; tale merito gli è riconosciuto da una dedica che si può leggere sul frontone dell'edificio. La facciata è caratterizzata da un pronao neoclassico esastilo e da finestre e aperture semicircolari mentre la struttura originaria presentava due ali coperte da due cupole argentate. Con l'ampliamento avvenuto durante questo secolo sono stati aggiunti due brevi corpi. Su un ampio terrazzo semicircolare sono disposte tre cupole e gli strumenti di osservazione. Dal terrazzo si gode inoltre un ottimo panorama della città e questa splendida posizione aumenta il fascino dell'edificio. L'OAC è uno dei 12 osservatori astronomici che, assieme a 4 istituti di astrofisica spaziale, fa parte dell'Istituto Nazionale di AstroFisica - INAF - il principale ente italiano per la ricerca astronomica e astrofisica da terra e dallo spazio. L'Osservatorio Astronomico di Napoli si erge sulla collina di Miradois, un'altura vicina alla reggia borbonica di Capodimonte, che prende il nome dalla villa cinquecentesca del marchese di Miradois. L'edificio, ideato da Federico Zuccari e progettato da Stefano Gasse, è in una posizione invidiabile a circa 150m sul livello del mare, dominando lo splendido panorama della città e del golfo di Napoli.
Il museo degli strumenti antichi Il "Museo degli strumenti antichi" dell'Osservatorio conta circa cento oggetti ed è una testimonianza, unica in tutto il Mezzogiorno continentale, di quello che fu la strumentazione astronomica utilizzata in tutto l'Ottocento e nei primi decenni del Novecento: teodoliti, cerchi meridiani, fotometri, spettrografi, cannocchiali altazimutali, strumenti di calcolo. La maggior parte della collezione è custodita in una sala adiacente all'auditorium dove fanno bella mostra due pezzi cinquecenteschi provenienti dalla collezione Farnese e il cerchio meridiano di Reichenbach, tra i primi e importanti strumenti dell'Osservatorio. Appartengono, inoltre, al museo il rifrattore di Merz, il grande cerchio meridiano di Repsold e lo strumento dei passaggi di Bamberg alloggiati, rispettivamente, nella cupola centrale dell'edificio monumentale e in due padiglioni del parco della specola. Questi strumenti costituiscono esempi autentici e originali degli ambienti di lavoro del periodo storico cui si riferisce il museo e forniscono, perciò, un'esatta e completa informazione su luoghi, strumenti, accessori e atmosfera in cui si faceva astronomia nel periodo che va dalla fondazione dell'osservatorio napoletano, il 1819, alla metà del XX secolo. |
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